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martedì 11 maggio 2010

Dal maestro all'allievo: da Van Eyck ad Hertzberger

Formatosi negli anni Cinquanta a contatto con Aldo van Eyck nell'ambiente della rivistaForum, Herman Hertzberg è stato subito attratto dallo studio dei modi in cui gli spazi dell'architettura interagiscono con i comportamenti dell'individuo e della comunità. Alcuni motivi ricorrono costantemente nella sua lunga e intensa attività: l'attenzione al rapporto tra spazi collettivi e privati, tra esterno e interno, le idee di transizione e di soglia, la dimensione umana, l'appropriazione spontanea degli spazi da parte degli utenti, la tensione verso un'architettura intensamente impegnata nei confronti del sociale, che si faccia rappresentazione della democrazia. Hertzberg ha approfondito la sua ricerca con straordinaria coerenza, ampliandola continuamente per includere aspetti nuovi. Così, mentre nella prima parte della sua attività mette a punto una sintassi formale molto elaborata, in cui appare però una certa avversione a chiudere l'edificio in un'immagine complessiva e definitiva, nei progetti più recenti emerge la ricerca di nuove figure , in grado di ricondurre all'unità la complessa articolazione spaziale della sua architettura.
  • Paswerk housing, Haarlem, 2000-2007






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